Valentina senza limiti




Ciao, mi chiamo Valentina, ho 20anni e vivo con mia madre e due mie sorelle a Vicenza, mio padre si è separato da mia madre quattro anni fa, motivo, non c’era più quella fiamma che teneva unita la coppia, cosi mia madre,dopo anni che sopportava le scappatelle di lui, decise di farla finita, il che andò anche bene, perché fu un divorzio concorde, io e le mie sorelle accettammo con dispiacere la loro soluzione, però sapevamo che era l’unica cosa da fare. Ma torniamo a me, sono al primo anno di università xxxxxxx, sono alta 1,70, sono una che non passa inosservata, porto la quarta abbondante di seno, fianchi larghi, culetto bello grosso ma sodo con delle cosce piene perfette senza un filo di cellulite , sono di carnagione scura,il mio viso è molto espressivo, ho la bocca larga con labbra molto carnose, le guance un po’ pienotte con le fossette quando sorrido, i miei occhi sono grandi con leggeri lineamenti orientali di color verde scuro porto gli occhiali, i miei capelli, color castano scuro, sono ricci e lunghi che arrivano fino alle scapole. Penso che per avere un’ idea di me possa bastare, però c’è anche dell’altro, Valentina nella vita normale di tutti i giorni è la tipica ragazza simpatica,intelligente,gentile, premurosa ecc…., ma posseggo anche un’ altro lato, sono una troia senza limiti, si avete capito bene, a me piace il sesso senza tabù o limiti ( A parte il sado maso) sono andata a letto sia con uomini che con donne, spesso con le mie amiche del cuore si organizza delle orgie fantastiche, dove io posso scatenare tutta la mia porcagine, la prima volta che ho fatto sesso ero minorenne, avevo 16 anni e un mio cugino mi sverginò, poi ebbi altre avventure con altri maschi, sono sempre stata una provocatrice. Adoro gli uomini maturi, dopo che una sera in disco conobbi un tizio che aveva 56anni,mi portò a mangiare la pizza, e poi finimmo in un motel,fui io a proporgli l’idea,avevo all’epoca 19 anni e lui mi scopò con vera maestria per due ore senza tregua, da quella sera con lui instaurai una relazione basata solo sul sesso,lui mi lasciava tutta la mia libertà e quando ci si trovava si finiva per fare dei numeri da kamasutra,pensate che una sera portò anche tre suoi amici, quella volta mi sfiancarono per più di tre ore, non si risparmiarono mi scoparono in tutti i buchi ed io per ripagarli bevetti tutto il loro nettare. Con le donne invece lo fatto a 18 anni,un pomeriggio che ero a casa di una mia amica, iniziammo a toccarci per poi esplorarci a vicenda, finimmo distese in un peccaminoso 69, dove godemmo come porche tutte e due. A volta vado in qualche club privè, e mi capita spesso di incontrare delle coppie che mi propongono di passa re un paio d’ore con loro, io accetto sempre molto volentieri, sentire lui che mi pompa la figa con il cazzone mentre lei me la da in bocca è una esperienza fantastica, insomma sono senza freni inibitori, non ho pregiudizi razziali, sono aperta a quasi tutte le esperienze, mi hanno scopato dentro un autogrill, vista anche da gente, e pure in un bar, li,ho accontentato quattro miei amici più il barista. Ma l’esperienza più sconvolgente è stato l’incesto,voi direte, “con tuo cugino”, ma quello lo chiamate incesto? No, l’incesto vero e proprio lo fatto con mio padre,e vi posso garantire che oltre aver goduto come una maiala, lo pratichiamo ancora adesso, tutto successe un giorno che andai da lui, adesso abita a Padova, vive da solo in campagna, fa il camionista ed ha 54anni, si chiama Giacomo è un bell’uomo muscoloso,alto come me, ha la testa rasata carnagione scura occhi azzurri, porta il pizzetto biondo ed è uno con la mentalità molto giovane,molto intelligente e buono,fin che non gli girano,sebbene è divorziato con mia madre, lui è molto presente con me e le mie sorelle,specialmente con me c’è sempre stata una certa complicità. Ritorniamo a quel fatidico giorno,precisamente l’anno scorso in luglio, ero arrivata li da lui per passare un fine settimana insieme, dovevamo andare al mare assieme, lo trovai intento ad lavorare sul suo camion appena gli fui vicino lo salutai e gli chiesi cosa facesse li che dovevamo andare via, lui mi rispose che si era guastato il bestione,un Scania rosso che lui chiama affettuosamente cosi, e doveva ripararlo per il lunedì successivo,si scusò con me e mi disse che non poteva vanire al mare con me,io pensai che potevamo benissimo restare a casa,anche perché cominciava a cambiare il tempo,gli proposi di stare lo stesso insieme e che sarei rimasta a dormire da lui, lui accettò e mi promise che il giorno dopo sicuramente potevamo andare al mare. Lo lascia intento al suo bestione,mentre io entravo in casa,avevo con me una sacca sportiva con della roba di ricambio, l’appoggiai in camera da letto degli ospiti,e guarda in giro per la casa se c’era da sistemare qualcosa, misi a posto la biancheria pulita di mio padre,lavai piatti che aveva lasciato sul lavello,e passai con la scopa il pavimento in cucina ed in salotto,mi ritrovai alla fine mezza sudata,anche per via del caldo che faceva quel giorno,cosi decisi di farmi una doccia,entri in bagno mi spogliai, aprii i rubinetti della doccia e aspettai che uscisse l’acqua calda. Quando entrai nella doccia, sentii un sollievo di freschezza con l’acqua che mi bagnava tutto il corpo, il che mi eccitava un po’ visto il rilassamento che mi faceva, mentre mi lavavo con il bagno schiuma, mi strofinai la prugnetta bella rasata, li cominciai a provare piacere, ci voleva un cazzo, pensai tra me e me, uno di quelli tosti, ma purtroppo non c’era niente in quel bagno che potesse essermi utile,chiusi i rubinetti,uscii dalla doccia e nuda e gocciolante andai davanti allo specchio sopra il lavandino, cerca qualcosa che potesse fare al caso mio,mi sarebbe bastata un spazzola, ma mio padre essendo calvo non aveva niente del genere,allora optai per le mie dita, mi sedeti sul bidè e comincia una lenta masturbazione, pensai che mio padre era ancora fuori sul camion, perciò mi lavorai lentamente come piace a me,ma proprio sul più bello,si apre la porta del bagno ed mio padre entrò in mutande, quando mi vide restò di stucco,non disse una parola, ero li sul bidè con le gambe spalancate la mano sinistra sulla fighetta e le tette al vento, e lui non parlava, mi guardava allibito,io non fui da meno, mi bloccai in quella posizione e non fui in grado di dire niente. Fu lui a prendere l’iniziativa, mi disse – Scusa….pensavo che avessi finito con la doccia,non sapevo che eri nuda….ma ma….ma cosa stavi ….facendo?- Io non sapevo cosa rispondere, poi pensai ad una bugia – Vedi papà…mi stavo lavando, sai …per noi donne non basta la doccia – fu li che notai un particolare che non poteva passare inosservato,mio padre aveva le mutande che gli esplodevano,pensai fra me che aveva una mazza non indifferente,e poi era bello peloso come piace a me,lui cercò di uscire,ma capii che non voleva,io ero eccitata come una vacca, non capivo più niente,in quel momento lui per me non era mio padre,cosi persi il controllo di me stessa,mi alzai dal bidè e gli andai incontro,lui mi chiese un po’ spaventato cosa volevo fare,io senza rispondere gli calai le mutande, e li saltò fuori la stanga che possedeva mio padre, era enorme, è un bel 28cm, misurati, venoso e pulsante, con una cappella come un pugno, nel vederlo mi venne un sussulto e lo guardai in faccia,lui era ingoiato da morire e mi disse – Cosa stiamo facendo Valentina?Io sono tuo padre…non possiamo – Io guardai il suo cazzone, pensavo anch’io al momento che forse stavo per esagerare, ma non resistetti – Non possiamo? Io penso che si possa se lo vogliamo tutti e due – E li mi inginocchiai portandomi con la bocca all’altezza di quella mazza dura e maestosa, lo presi con una mano, vidi che non riuscivo a chiudere la mano del tutto,troppo era grosso, e poi come se mi avesse ordinato lui lo presi in bocca, mio padre mugolò,sua figlia stava per fargli un pompino, e lui non protestò più anzi mi mise le mani sulla testa, in modo di guidarmi nell’opera di bocca, presi a leccare quella mazza incredibile,leccavo la cappella grossa che sembrava un gelato color ciliegia, lo ciucciavo, lo mordevo era fantastica e mio padre gemeva dal piacere che gli procuravo,lo insalivavo per bene e scorrevo con la bocca lungo tutta l’asta fino alle palle che erano grosse e piene di sperma,me lo lavorai proprio bene quel pompino e lui ne godeva pienamente – Valentina…cosa mi fai, mi fai impazzire, sei meglio di tua madre….siii porcellina – Mi eccitavo come una maiala sentire mio padre che godeva, al punto che mi misi una mano sulla fighetta tutta bagnata e cominciai a strofinarmi il clitoride. Lo spompinai per un buon dieci minuti,poi lui allupato com’era mi prese per le braccia e mi alzò,si inginocchiò lui e mi allargò le gambe, io per completare l’opera gli misi una gamba sulla spalla sinistra, e cosi lui si trovò davanti alla mia micia bella aperta, mi disse mettendomi due dita sulle labbra vaginali – Mmmmh….ma lo sai che hai una figa stupenda tesoro? Non avrei mai immaginato che un giorno avrei potuto godere della fighetta di mia figlia, sei magnifica – Ed iniziò a leccarmi la passera, è un vero leccatore mio padre, mi ripassò le labbra vaginali e mi infilava dentro la sua linguaccia truffaldina,si mise letteralmente a scoparmi con la lingua, dal canto mio lo ricompensavo con una cascata di umori – Siii…aaahh godo papà, sei fantastico….mmmmh come lecchi mio bel maialine, sei fantastico…OOOOH SIII GODOOO..- venni con un orgasmo incredibile, lui mi leccò tutti gli umori che colavano dalla mia figa, poi senza dire niente ,si alzò mi girò contro il stipite della porta e mi mise a 90 gradi, mi massaggiò per bene la figa bella lubrificata e poi le appoggiò la cappella di quella trave che era dotato, quando spinse entrò per metà dentro la mia vagina, io aprii la bocca e gameti, era possente dentro di me, e sebbene ero super lubrificata lo sentivo in tutta la sua grossezza, mio padre spinse di più e mi entrò con tutto il suo cazzone fin che non colpì la parete dell’utero con la cappella, e li ebbi subito un altro devastante orgasmo – AAAAAH COME GODOOOO….OOOOOH SIIIIIIII- lui si fermò un secondo per farmi riprendere fiato ,poi lentamente cominciò a muovere quel pezzo di carne rovente avanti e indietro, io godevo fuori da tutte le maniere, era stupendo mio padre mi scopava e che scopata, lo incitai – Dai porco aumenta l’andatura che se no prendo sonno, dai che la tua Valentina la puoi trattare anche peggio- Il maialone accettò l’invito e cominciò a pomparmi con più forza, io godevo come una vacca, era impressionate sentire quella mazza scavarmi la vagina, mi appoggiai con le mani sulla porta, perché con le spinte che mi dava rischiavo di cadere, e poi comincia ad muovere il bacino, lui si scatenò di brutto e cominciò a scoparmi con molto vigore, ormai entrava e usciva dalla figa enormemente dilatata. Sentii che non mancava tanto che venisse, sicuramente era uno che scopava per ore, ma penso che la prima volta che si faceva sua figlia, non riusciva a resistere a sborrare,io volevo sentire che razza di getto poteva avere mio padre, tanto prendo la pillola perciò se anche mi veniva dentro non c’erano problemi, mi montò come un toro, gemeva godeva mi dava della troia – AAAH TROIA…FIGLIA MIA ….OOH..OOOOOH ….VOREI SBORRARE DENTRO LA TUA FIGA MA NON POSSOOOOO – Io lo tranquillizzai subito perché lo volevo dentro mio papà – NOOO..NON TOGLIERLO PAPA’ TI PREGO….SBORRAMI DENTRO…. NON C’E’ PROBLEMA AMORE MIO …..DAIII VIENII…DAI CHE GODOOOO- Lui non resistete più e sparò la più potente sborrata che avessi mai sentito,sentii il getto caldo che mi entrava con violenza, e li venni per la terza volta, ma questo fu un orgasmo ancora più devastante di prima, non riuscii ne a gridare ne a fare nessun gemito, mi si fermò perfino il respiro, lui invece mollò un grido incredibile – AAAAAARGH….OOOOH SIII…SBORRO PICCOLA MIAAAA…TI VENGO DENTROOO – Io ero bloccata,paralizzata, sentivo brividi in tutto il mio corpo,non finiva più di allagarmi la figa,poi cominciai a gridare e pure a piangere dal godimento estremo – AAAAH, AAAAAAAH…AAAAh…MAMMA MIA ..MA RAZZA DI SBORR..ATAAAA..OOOOh – Stramazzai per terra, e lui mi venne sopra,rimanemmo li in quella posizione per un cinque minuti,nessuno dei due era in grado di dire niente, presi l’iniziativa, mi girai con la faccia rivolta verso la sua,e vidi che non aveva coraggio di guardarmi, io gli accarezzai la testa e lui cercò di evitarmi, gli dissi – Guarda che mi è piaciuto sai? Cosa c’è perché non mi parli?- Lui si alzò si mise perfino le mani davanti ai suoi genitali, e mi disse con pieno imbarazzo – Non dovevamo farlo Valentina..cosa penserai di me, Dio Cristo cosa abbiamo fatto – Io mi alzai e lo presi tra le mie braccia anche se lui cercava di divincolarmi, costrinsi forte a me e lui mi baciò la fronte, poi si tolse le mani davanti e sentii che gli cominciava una nuova erezione, mi piaceva,mi piaceva da morire, con tutti gli uomini che sono stata mio padre era l’amante che sempre avevo desiderato – Oh papà….Tu non sai come mi sento adesso,sei stato magnifico, e non devi farti problemi per noi due, perché sono io che lo voglio,ti voglio, voglio farlo ancora con te – Lo baciai in bocca, lui si lasciò andare e ci cercammo con le nostre lingue in un intreccio amoroso, lui mi guardò aveva le lacrime agli occhi e disse – Valentina, io non so resisterti, mi piaci da impazzire, ma tutto questo non è normale, un padre che fa sesso con la figlia, cosa penseranno gli altri? – Io lo rassicurai – Ma papà..te lo detto sono stata io a volerti e ti voglio ancora e ancora….ti prego non allontanarmi, ora che ci siamo scoperti amanti non lasciarmi,lo so che è incesto quello che facciamo,ma io non voglio lasciarti voglio farlo ancora con te, tu potrai abusare di me quando vorrai,io sarò sempre la tua amante se lo vuoi veramente – Riunimmo le nostre bocche in un bacio selvaggio, lui mi mise la mano sulla figa, mi penetrò con tre dita in quel mare di sborra misto agli umori miei, e quando le tolse,me la portò in bocca e vidi che era piena di liquido seminale, io gli sorrisi in modo intrigante e poi aprii la bocca e lui me le mise dentro, che poi io leccai tutto avidamente, lui mi baciò e mi disse – Ti amo Valentina… come figlia e come amante, grazie per come sei, ora so che saremmo più uniti io e te, grazie amore – E ci lasciammo andare in un bacio incestuoso e passionale,da quel giorno iniziò la mia relazione incestuosa con mio padre, non pensavo che fosse bello fare sesso con un padre, l’incesto è visto come un tabù un peccato, ma se è fatto con amore e senza abusare di minorenni, senza violenza, può essere un modo nuovo per amare, in fin dei conti l’amore non ha confini, cosa pagherei per poter gridare al mondo quello che provo per mio padre, e penso che come me ci siano altri che stanno nascosti dentro il loro guscio amandosi segretamente e senza commettere del male a nessuno.

Ciao e grazie, Valentina.

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