Amiche per la pelle


Anna sbuffò la nuvoletta di fumo verso il soffitto e mentre alzava il mento Betta ebbe il desiderio di
baciarle delicatamente la base del collo…che idea assurda le era balzata in testa in quel momento! Decise di accantonare il pensiero e si accese una Merit prendendo in seria considerazione l'idea di non terminare la grappa di chardonnay (ecco era brilla! Per quello aveva pensieri strani). Si tolse le scarpe coi tacchi a spillo e si coricò sul divano col portacenere appoggiato fra i fieri seni, badando a non fare cadere la cenere sulla camicetta di seta antracite.
- Anna dai cerca di non buttarti giù…gli uomini lo sai come fanno…un giorno ti dicono ti amo e poi il giorno dopo scopri che vanno a letto con la tua migliore amica. In fondo non ti meritava…-
Il bel volto ombroso di Anna si corrucciò ulteriormente:
- Ecco ti prego smettila Betta! Con la storia che in fondo non ti meritava e poi ti sei dimenticata di aggiungere…cara non era vero amore, sarebbe finita prima o poi e meno male che non ci sono bambini! Gli uomini…basta non ne voglio più sapere…ragionano con quello che hanno fra le gambe. Da ora in avanti faccio senza di loro, non sono indispensabili in fin dei conti-
- Beh a qualcosa servono? Non ti pare? - Ribatté Betta maliziosa mentre faceva un gesto osceno muovendo la mano verso il proprio inguine.
- Non è detto perché noi donne possiamo essere autosufficienti non credi?
- Certo Anna, però fra il dire e il fare…
- Eccola che riinizia coi soliti luoghi comuni! - replicò Anna mentre accavallava le snelle gambe sulla poltrona.
Stando coricata sul divano Betta godeva di un ottimo punto di osservazione e scorse la fine dell'autoreggente dell'amica, proprio quella parte di pelle bianca che contrasta con la lycra nera la quale a sua volta richiama alla mente il colore scuro del pelo pubico; le parole le uscirono dalla bocca prima che lei potesse pensarle:
- Allora facciamo una prova, visto che sei così disinibita…cerca di sedurmi e vediamo cosa succede.-
Anna che era sempre stata ostinata, non poteva a questo punto tirarsi indietro e decise di stare al gioco:
- Accetto la sfida con piacere e ti dimostrerò che non mi sbaglio, sia chiaro però che è solo un gioco e arriveremo solo fino a un certo punto e tu dovrai essere sincera e dirmi se ti eccito veramente! - pronunciò con voce divertita, mentre si alzava dalla poltrona e lasciava scivolare il tubino grigio a terra, restando in body e calze autoreggenti. Si avvicinò al divano dove era coricata l'amica e si sedette di lato sul bracciolo. Le sfilò il collant e iniziò a baciare i piedi della meravigliata Betty:
- Non ti facevo così fetish Anna! Ah mi fai ridere…mi fa solletico…ti prego - disse esclamando le ultime parole con voce troppo bassa.
La bocca inesorabile di Anna proseguiva succhiando con voluttà le dita e sporcandole di rossetto Corolle nr.5 color mattone bruciato, poi la lingua umida e veloce iniziò a risalire le sottili caviglie e ancora più su fino all'interno delle ginocchia. Anna voleva fermarsi lì, ma era come ipnotizzata…o forse aspettava solo un cenno dell'amica. Mordicchiò il tenero interno coscia e quando fissò negli occhi l'amica vide che era eccitata tanto quanto lei. Con una mano un po’ tremante sfiorò la stoffa delle mutandine da sotto la gonna e ne poté percepire l'umidità…aspettava un cenno di Betta per smettere, ma lei come risposta si tolse gonna e camicetta, mostrandole i suoi seni dotati di grandi capezzoli turgidi rosati. Aveva sempre invidiato il seno abbondante dell'amica e ora desiderava toccarlo, apprezzare a fondo quella pienezza, essere sfiorata da quelle forme calde e armoniose.
Anna si tolse il body, mettendo in mostra un fisico felino e scattante, aveva un seno piccolo ma ben fatto e sodo con piccoli capezzoli bruni. Si adagiò sopra all'amica, seno contro seno…una sensazione strana ma molto appagante, le bocche si incontrarono e si baciarono prima superficialmente, poi sempre più a fondo fino a farle quasi stordire…il punto stabilito in precedenza era saltato e entrambe desideravano arrivare fino in fondo.
Anna a un certo punto scattò in piedi all'improvviso e rossa in volto, senza il coraggio di fissare negli occhi l'amica mormorò un forse è meglio fermarci e Betty come risposta si sfilò le mutandine mettendo in mostra la vagina glabra a parte un ciuffo di peluria castano chiaro.
Istintivamente Anna si adagiò di nuovo sul divano, però al contrario in modo da esplorarsi a vicenda…il fiore roseo dell'amica la attraeva irresistibilmente e ancora più di tutto il profumo che sprigionava fatto di intimi aromi misteriosi e segreti; delicatamente vi posò la lingua percorrendo accuratamente le pieghe e sussultando quando Betty a sua volta le prese fra le labbra il clitoride.
Betty succhiava ora con voluttà, ora con delicatezza, alternando i ritmi con casualità, mentre con l'indice e il medio esplorava la vagina umida dell'amica…fino al punto in cui poté sentire le contrazioni orgasmiche dapprima veloci e rapide e poi più lente e profonde; fece in modo di prolungare il più possibile il piacere di Anna accompagnando il ritmo con la pressione della mano sul clitoride e le punte delle dita all'entrata della vagina.
Poi fu Betty a godere con un piacere improvviso e talmente forte che aveva l'impressione di sprigionare energia luminosa da tutti i suoi orifizi e venne nella umida bocca di Anna che insaziabile ne succhiava gli umori.
Restarono a lungo nude abbracciate sul divano ad accarezzarsi i capelli e i seni, mentre il ticchettio dell'orologio scandiva il tempo.
Fu Anna a rompere il silenzio:
- avevi ragione Betty, si può fare a meno degli uomini… non ho perso molto a lasciare Carlo e poi dal punto di vista sessuale vale zero rispetto a te…-
Betty rispose: - Hai perfettamente ragione, sessualmente era molto fiacco…gli ho persino dovuto indicare dov'era il clitoride! Dai Anna forse col prossimo ragazzo andrà meglio, forse passerà la prova fedeltà & sesso.
Anna schioccò un bacio sulla fronte dell'amica sussurandole: Sei la mia migliore amica.

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